L’incidente sul ‘Sant’Antonio’ tra le gallerie Collurania e Carestia dell’A24. La causa forse un malore dell’automobilista
TERAMO – Potrebbe esserci un malore, molto probabilmente un infarto, quale causa dell’incidente mortale che si è verificato nel primo pomeriggio di oggi lungo il viadotto Sant’Antonio del raccordo autostradale dell’A24 tra le gallerie di Collurania e Carestia.
Una Mercedes 200, dopo aver urtato più volte sui due lati il guard rail del viadotto, seminando pezzi di carrozzeria, ha tamponato con violenza un mezzo furgonato che trasportava materiali di arredamento, infilandosi sotto il cassone.
L’urto è stato violentissimo e ha trasformato la Mercedes in un proiettile impazzito lungo la carreggiata, con il traffico a quell’ora sostenuto: l’auto ha finito la sua corsa dopo un lungo scarrocciamento, ferma in senso contrario alla direzione di marcia e distrutta. Per il conducente alla guida, Mauro Di Bernardo, 52enne, assistente capo di polizia penitenziaria in servizio nel carcere dell’Aquila, non c’è stato nulla da fare. E’ morto ma forse non per le conseguenze dell’incidente: l’ipotesi più accreditata, anche in considerazione dell’alta velocità raggiunta dalla Mercedes, che l’autovettura sia finita senza controllo per un malore subìto dalla vittima.
L’altro conducente, quello del furgone, è riuscito a tenere non senza difficoltà il controllo del piccolo mezzo, riuscendo a fermarlo circa 2-300 metri oltre il punto dell’incidente.